Ottobre 2017 PDF Stampa E-mail

 

        

                                                                                                                               Foligno 21-10-2017

PRIMO  PREMIO  EX EQUO 

2A Sezione  La Fabbrica nel Paesaggio 2017

Un ulteriore riconoscimento al patrimonio storico della città di Napoli si è avuto grazie alla proposta di candidatura presentata dal Club per l’UNESCO di Napoli , della “Vigna San Martino”, per il concorso nazionale  la Fabbrica nel Paesaggio,  bandito dalla FICLU, e organizzato in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana UNESCO e Regione Umbria, ICCROM, ICOMOS, Osservatorio Europeo del Paesaggio, MiBACT, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.

Il primo premio ex equo  La Fabbrica nel Paesaggio 2017, 2A Sezione riservata ad amministrazioni e istituzioni che abbiano promosso, attuato o ristrutturato opere di utilità pubblica e socialenel campo della pianificazione e gestione del territorio, è stato assegnato al gallerista - imprenditore napoletano Peppe Morra e consegnato dalla presidente della  Federazione Italiana Club e Centri per l’ UNESCO Maria Paola Azzario, dalla presidente del Club perl'UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno , Gabriella Righi ( organizzatrice e promotrice del concorso) nella cerimonia svoltasi  sabato 21 presso il comune di Foligno, Palazzo Trinci, che ha giudicato la “ La Vigna di San Martino” un esempio  di straordinario valore paesaggistico riconoscendo alla iniziativa condotta dalla famiglia Morra un:

 Miracoloso “ recupero paesaggistico e urbanistico nel cuore di Napoli frutto della volontà ferrea della proprietà del bene che ha chiesto e sempre caldeggiato per il terreno in questione, l’apposizione dei necessari vincoli di tutela da parte del MiBACT, onde salvarlo dalle mire della speculazione.

Si è riusciti a  preservare e rigenerare, anche sotto il profilo funzionale, riattualizzando un tradizionale uso “agricolo urbano”, un pregevole frammento di paesaggio antico già destinato a vigneto ed oggi tornato ad essere tale  La qualità estetica dell’intervento, la cura per i materiali, il positivo impatto ambientale si pongono come un modello per l’intera città”

Questa la motivazione con cui la Giuria, costituita dal prof. Stefano De Caro, Direttore Generale  dell’ICCROM, l’arch. Francesca Riccio dell’ufficio UNESCO del MIBACT, dal Prof  Giovanni Carbonara Emerito di Restauro architettonico nell'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”., il prof. Marco De Vecchi, Docente al (DISAFA) Dipartimento delle Scienze agrarie, Forestali e alimentari dell’ Università di Torino e presidente dell’osservatorio del paesaggio monferrato e astigiano; l’arch. Carmen De Luca, Consigliere nazionale dell’ICOMOS, esperta di paesaggi culturali, sotto la presidenza dell’avv. Angelo Palladino Presidente dell’Osservatorio europeo del Paesaggio di Arco Latino,  ha selezionato il premio tra ventiquattro concorrenti provenienti anche dall’estero.                                                                   La proposta di candidatura, secondo il puntuale regolamento del premio, è stata formulata dal Club UNESCO di Napoli, presieduto dal prof Fortunato Danise che ha dichiarato : “è stato un riconoscimento alla Città di Napoli, sito UNESCO, grazie alla costante attività che il Club UNESCO di Napoli svolge da oltre 38 anni per la conoscenza dei valori materiali ed immateriale del territorio”. La Città di Napoli, Sito patrimonio mondiale UNESCO, può da oggi vantare l’importante riconoscimento tra i paesaggi agricoli urbani insieme a Parigi, Vienna, Barcellona, Glasgow, Francoforte, Berlino , Londra. Una nuova visione della valorizzazione del patrimonio culturale, spiega il Presidente Emerito dell’ ICOMOS Maurizio Di Stefano, che guarda ai principi della conservazione integrata sostenibile secondo gli indirizzi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il patrimonio culturale che restituisce e riconosce “monumento” il paesaggio storico urbano di tipo rurale come “La Vigna di San Martino” Land Mark di Napoli che esalta la fascia pedecollinare collegando la collina del Vomero con Spaccanapoli e centro antico. “La Fabbrica” della famiglia Morra oltre ad ottenere una limitata produzione di bottiglie di olio prodotto dalle circa 1200 piante della tenuta (olio napoletano!) accompagnato dai vini bianco (catalanesca e falanghina) e rosso (aglianico e piedirosso, con qualche quota di sciascinoso) ad accogliere anche attività culturali, ludonatura, campus estivi attività per diversabili, feste di primavera.  Ha dichiarato Peppe Morra nel ritirare personalmente il premio che l’impegno suo e della sua famiglia a favore della conservazione e valorizzazione di questo paesaggio storico urbano a cratere rurale, dimostra che le politiche culturali devono sempre più aprirsi all’apporto privato che rappresenta la principale prospettiva di sviluppo sostenibile per il patrimonio culturale italiano come dimostra anche la recente inaugurazione a Materdei della Casa Morra per l’arte contemporanea.....

                                 Il Presidente del Club per l’UNESCO di Napoli

                   Prof. Fortunato Danise

 
 
Premiazione Napoli.Danise-Morra-Azzario

locandina
 
 
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